venerdì 17 ottobre 2008

ETERNOPOLIS "FARFALLE VERDI"


Soggetto (“FARFALLE VERDI!”) di Daniela Zaccagnino

2068. Eternopolis è stata appena fondata e la città, come la sua gente, è ancora impreparata alla nuova vita sull’asteroide. Durante i lavori di costruzione, infatti, arrivano misteriosamente dallo Spazio delle insolite farfalle verdi, che pungono una delle donne volontarie impegnate nelle varie attività. La malcapitata va subito in coma e al risveglio realizza di aver avuto delle visioni più o meno nitide di quello che sembra essere il futuro di Eternopolis, ma anche di quello suo più intimo: la città finalmente terminata non avrà la cupola trasparente (di cui invece è dotata Infinitopolis), prevista al momento della costruzione dagli scienziati, e inoltre, qualcosa, proveniente dallo Spazio, minaccerà Eternopolis molti anni più avanti. In quanto a lei, invece, sembra che la visione avuta le suggerisca la nascita di una figlia femmina: si tratta della nostra Iree.
2099. Eternopolis è la città che conosciamo ed Iree ha già 17 anni. La ragazza è fin troppo cosciente delle sue capacità precognitive e, difatti, durante una serata con i suoi amici di sempre, prevede il ritorno delle Farfalle Verdi, letteralmente scomparse nel nulla dopo l’incidente alla madre, 30 anni prima. Decide quindi di verificare di persona l’esattezza della sua premonizione.

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